Abbigliamento da lavoro: una questione di sicurezza

C’è ancora chi pensa che per svolgere un’attività si debbano indossare specifici indumenti solo per farsi riconoscere, o per evitare di sporcare gli abiti “da città”: la legislazione in merito è invece abbastanza chiara: l’abbigliamento da lavoro permette di prevenire eventuali incidenti e danni, oltre che di proteggere chi lo indossa durante la propria attività lavorativa. Chiaramente ci sono professioni in cui l’abbigliamento da lavoro è essenziale per la sicurezza quotidiana, altre invece in cui un’uniforme o un camice sono utilizzati esclusivamente per motivi di altro genere, come quelli che abbiamo citato prima. La scelta dell’abbigliamento da lavoro deve essere fatta dal datore di lavoro, eventualmente con l’ausilio da parte di consulenti esterni. L’artigiano e il libero professionista invece devono scegliere in autonomia, considerando comunque che le leggi vigenti prescrivono l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza durante qualsiasi attività lavorativa.

Quale abbigliamento da lavoro

La gamma di abiti a lavoro oggi offerta dalle aziende specializzate in questo genere di prodotti permette a qualsiasi mansione di avere a disposizione tutto ciò che serve per lavorare in sicurezza. Come abbiamo detto, è il datore di lavoro ad avere la responsabilità di scegliere, fornire e controllare l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza da parte del lavoratore.

Anche un paio di guanti, dei pantaloni in uno specifico materiale o un casco sono considerati DPI, dispositivi di protezione individuale. Per ogni mansione e lavoro sono necessari specifici DPI, che il lavoratore ha l’obbligo di indossare: per l’intero turno di lavoro o solo durante lo svolgimento di specifiche mansioni. Proprio l’uso di questo tipo di dispositivi, all’interno dei quali ricade anche l’abbigliamento da lavoro, garantisce la massima sicurezza possibile durante ogni attività.

Non solo per il lavoro

Ovviamente la legislazione vigente riguarda DPI e abbigliamento da utilizzare durante il turno lavorativo. Non è però infrequente che anche chi svolge attività domestiche o hobbistiche di qualche genere si munisca di apposito abbigliamento da lavoro. In questo modo si è al sicuro non solo durante il proprio turno lavorativo, ma anche mentre si taglia la legna per la stufa di casa, quando si effettua la manutenzione dell’auto o durante l’utilizzo di specifici attrezzi, che potrebbero risultare particolarmente pericolosi.

Un esempio di abiti da lavoro adatti anche per alcune attività domestiche può essere dato da vari capi di abbigliamento pantaloni antitaglio Sthil leggeri, scarpe antinfortunistiche con punta rinforzata, guanti antitaglio, cuffie anti rumore per l’utilizzo di decespugliatori o di altri macchinari fortemente rumorosi.

Quanto costa l’abbigliamento da lavoro

Il prezzo di un capo d’abbigliamento progettato e prodotto per l’attività lavorativa sta all’interno di un intervallo particolarmente ampio. Per abbigliamento da lavoro si intendono infatti molteplici capi, dal camice indossato quando si lavora in alcune catene di montaggio, per arrivare fino agli abiti antitaglio, anticalore o protettivi di vario genere.

È chiaro che il tipo di capo che si desidera acquistare, ma anche la protezione che tale capo offre, sono elementi che portano a modificare significativamente il prezzo finale. Quando si acquista un capo di abbigliamento a lavoro è quindi sempre bene considerarne le caratteristiche peculiari, sia per quanto riguarda il grado di protezione dagli eventuali infortuni, per arrivare sino alla comodità, alla praticità di utilizzo e alla facilità di lavaggio.